mercoledì 10 dicembre 2014

Visti da fuori: come appare Radio Incredibile?

Radio Incredibile, punto di incontro tra due realtà completamente differenti

L’associazione culturale Radio Incredibile, è un luogo dove avviene un incontro, un incontro molto speciale.
Come in tutte le storie ci sono dei protagonisti, questi sono i detenuti del carcere d’Ancona e di Marino del Tronto oppure i simpaticissimi ragazzi della Lega del Filo d’Oro che si incontrano attraverso il web radio con gli ascoltatori.
Radio Incredibile è nata per sostenere queste persone, loro li aiutano a sentirsi a proprio agio, gli insegnano a comunicare con l’esterno, portando un bagaglio di vissuto e di emozioni a chi non vive determinate realtà. La radio non nasce solo come aiuto e sostegno nella comunicazione, ma mette a disposizione di tutti un mezzo che aiuta anche la società a sfruttare quest’apertura portandoci in un mondo che non tutti conoscono. 

LA VITA NEL CARCERE:

La maggior parte delle persone e dei ragazzi, pensano che il carcere è un luogo dove i detenuti passano un momento di “ozio” se così vogliamo chiamarlo, dove stanno tutto il tempo a guardare la tv, a giocare a pallone, mangiare, bere e dormire. Questo è quello che per noi ragazzi rappresenta il carcere, una rappresentazione naturalmente dataci dai racconti della società.
Ascoltando Radio Incredibile e sentendo la voce dei vari detenuti ci si accorge che non è assolutamente così, si riesce a percepire anche dalla sola voce, una voce spenta, che non stanno vivendo una situazione facile.

“La vita non è tutta rose e fiori, si cerca di sopravvivere, si lotta per la libertà”


Questa frase detta da un detenuto va dritta al punto, loro lottano tutti i giorni per sopravvivere psicologicamente in quella situazione.
Nel momento della detenzione vanno in contro a loro stessi si ritrovano ad ammettere i proprio sbagli chiedendo scusa, chiedendo un perdono che in primis è rivolto ai loro familiari.
Per i detenuti le persone più forti gli esempi da seguire sono i loro familiari (papà, fratelli e mamme) che poi sono anche coloro che in molti casi gli stanno più vicino, che gli danno la forza, il sostegno e uno stimolo per sopravvivere in quella realtà.
Per loro vive una giornata in cui ci sono orari che vengono decisi da altri, per fare la doccia, per mangiare e per pulire la loro cella non è una cosa facile e normale.
Molti di loro ritengono che il carcere sia come il “purgatorio” dove chi ha sbagliato deve pagare per i suoi errori:

“Il carcere si può prendere anche da un lato positivo, perché può essere anche costruttivo,
ma anche degenerativo, una persona può anche guadagnare qualcosa, ma un’altra invece può anche perdere tutto”

I detenuti comunque si rendono anche conto che l’esperienza del carcere insegna loro molte cose, ad esempio i detenuti stranieri imparano la lingua Italiana, molti per passare il tempo si laureano in carcere ma soprattutto imparano a convivere con il prossimo:

“E’ difficile trovare il modo di convivere, scendere a compromessi, trovare degli accordi per la sopravvivenza”

Il fatto di dover imparare a condividere è molto importante, come anche saper ascoltare e comunicare in quanto molti lo reputano un modo anche piacevole per passare il tempo.
Si ritrovano anche a commentare avvenimenti che accadano nel mondo a dare ognuno la propria opinione e saper rispettarla.
Il fatto di dover comunicare non è cosa molto semplice per loro, c’è comunque imbarazzo e deve esserci anche una forza interiore, anche questo è un secondo aspetto che si percepisce nell’ascoltarli.
Durante la registrazione c’è stato un detenuto che ha detto che per lui è stato molto difficile trovare la forza per poter partecipare alla registrazione, ma alla fine c’è riuscito, e c’è stato uno scroscio di applausi anche il sostegno è importantissimo in questo ambito anche da parte degli altri detenuti.
Quando si ascoltano i detenuti ci si rende conto che utilizzano determinate parole e frasi per descrivere il contesto carcerario e le difficoltà che stanno vivendo, molte volte queste parole vengono ripetute più e più volte.
Queste parole sono: periodo di riflessione; umore; vita futura; sopravvivenza; libertà; trascorrere la giornata nei migliori dei modi; convivere; scendere a compromessi; un ambiente brutto da vivere; tristezza; vita difficile; solitudine e infine quella più utilizzata da tutti è “meglio non fare mai questa esperienza” riferiti al contesto carcerario dove vivono.


Ragazzi della Lega del Filo d’Oro

Ascoltando questi ragazzi si percepisce che prendono il progetto molto a cuore e seriamente il lavoro che devono svolgere.
Affrontano tematiche di ogni tipo, partendo dallo sport dalle attività scolastiche fino a parlare dei loro reality show preferiti.
Ognuno svolge un lavoro sul tema che decide di portare, insieme agli operatori si sistema il pezzo che poi verrà registrato e si fanno le prove per avere una registrazione al massimo della qualità.
In queste tematiche i ragazzi trovano i punti forti e i punti deboli della vita affrontando tutto con grande simpatia.
Ascoltandoli si capisce che si divertono e che fanno molto volentieri gli speaker, si sento proprio a loro agio, in un ambiente per loro molto favorevole e tranquillo.
Sono ragazzi che nonostante le loro problematiche conducono una vita quasi come tutti i ragazzi privi di disabilità, hanno interessi comuni a quelli di chiunque altro.
Essi hanno una sensibilità incredibile e in loro è molto più forte, quando parlano mettono sempre in chiaro che la violenza, le parolacce ect… non devono mai essere presenti in nessun ambito!

“Non cominciate ad insultarvi e non cominciate ad insultare l’arbitro”

Incitano le persone a trasmettere amore e a viver bene con gli altri, portando rispetto per tutti, da ciò si percepisce anche che tipo di vita conducono con gli altri ragazzi con cui condividono le giornate, si percepisce che amano gli altri stare con loro e condividere, così come amano fare la radio.
I ragazzi utilizzano spesso, parole e frasi positive, anche delle battute certe volte, credo che le parole che maggiormente si ascoltano sono amore e volersi bene e frasi riferite a cosa gli piacerebbe fare.


Realizzazione del programma

Gli operatori di Radio Incredibile svolgono un lavoro che va aldilà della registrazione avviene tutto un lavoro che garantisce ai protagonisti di poter apprendere ogni aspetto, emozione e esperienza sia i detenuti/ragazzi sia gli operatori.
Si inizia effettuando una preparazione attraverso alcuni esercizi che aiutano la concentrazione muscolare, vocale, respiratoria ma soprattutto psicologica.
Si viene a creare un apprendimento circolare che parte dall’insegnamento delle tecniche radiofoniche, passando poi all’educazione all’ascolto, il lavoro di gruppo, la narrazione delle esperienze personali e infine l’approfondimento della realtà di appartenenza.
I protagonisti sono: gli operatori, il gruppo di lavoro insieme ai ideatori, ospiti, speakers, montatori e infine gli ascoltatori.
Tutti insieme danno vita al “brainstorming”, ovvero un lavoro di gruppo dove tutti quanti collaborano insieme per decidere il nome della puntata, il logo, il tipo di argomento che verrà trattato nel programma e infine la suddivisione dei compiti.
Quali contenuti presenta la puntata? Gli argomenti che vengono trattati sono infiniti e ricchi di creatività e inventiva. Si possono affrontare temi che riguardano l’attualità, la politica, la musica e molte volte si tratta di argomenti che riguardano aspetti personali oppure esperienze di vita.
La puntata inizia con i saluti rivolti ai membri del gruppo e agli ascoltatori e facendo una piccola introduzione sull’argomento che andranno a trattare, dopo di ché c’è un passaggio di parola tra gli ospiti, che si presentano e iniziano a parlare dell’argomento che è stato deciso precedentemente, l’individuo o il gruppo tira fuori idee, sentimenti, storie e ricordi.
I protagonisti inoltre decidono la musica, può essere una canzone che lì rappresenta oppure che enfatizzi l’argomento della puntata.
Durante la registrazione un punto fondamentale durante gli interventi multipli è utile guardarsi negli occhi questo per poter riuscire e imparare a eliminare la vergogna e le inibizioni.
La registrazione può essere di due tipi: formale quando c’è un lavoro carico di effetti sonori, montaggi a ritmo peculiari e jingles; oppure di tipo contenutistico c’è un utilizzo mirato degli interventi musicali e basato sulle scelte degli speakers e degli ospiti.
Fondamentale è la disposizione che deve essere circolare questo perché deve dare la concezione del rapporto tra individuo e gruppo, l’operatore fa parte del cerchio ma è importante che esso non si confonda, è importante utilizzarlo anche durante il brainstorming.
Affrontati gli argomenti e le tematiche inserite le canzoni nelle registrazioni avviene un saluto da parte di tutti e un ringraziamento che è rivolto agli ascoltatori.

Conclusioni:
La Radio delle Grandi Emozioni da moltissime possibilità a queste persone, regala loro la capacità di comunicare apprendere e anche essere utili.
Gli regala un momento di svago in giornate tutte uguali, oppure un momento di divertimento da condividere con gli altri.
È un progetto che vale la pena ampliare per poter dare la possibilità, a tutti coloro che vivono in questi contesti, di apprendere questa capacità di comunicare e di trasmettere le proprie esperienze affinché tutti possano comprendere e abbattere quel muro di pregiudizi che nel corso del tempo si è venuto a creare nella nostra sociètà.
Tutti devono conoscere il contesto carcerario per quello che è realmente e come vivono le persone non solo i detenuti ma anche la guardia penitenziaria e il rapporto che si instaura tra detenuto e guardia.
È anche utile far entrare in contatto le persone con i ragazzi della Lega del Filo d’Oro per conoscere altri modi di vivere la vita e altri modi di vedere la vita, perché loro possono insegnare veramente molte cose alle persone che vivono in una società che è sempre di corsa e non sa più notare le piccole cose, che invece questi ragazzi ribadiscono tutti i giorni.